La briciola di pane piú antica scoperta fino ad ora ha 14,400 anni.
Ne hanno trovato evidenze nel deserto nero a Nord-Est della Giordania nel 2017.
Dato sorprendente: risale a circa 4000 anni prima della diffusione dell’ agricoltura. La popolazione a cui appartiene questa antica forma di pane infatti, i Natufiani, era semi-nomade e utilizzava le risorse dell’ ambiente per cucinare.
L’antica pagnotta era fatta di orzo, farro e avena selvatici. I grani venivano prima spezzati, poi macinati a pietra, poi setacciata sommariamente e impastati e infine abbrustoliti. Il pane ovviamente non era lievitato.
Il ritrovamento ha riacceso tra gli studiosi un dibattito in auge cinquant’anni fa: é stata la cucina “complessa” a stimolare le popolazioni nomadi a diventare stanziali o il contrario? In altre parole, secondo molti studiosi le popolazioni nomadi hanno iniziato ad apprezzare preparazioni complesse, come pane e birra e per avere a disposizione gli ingredienti necessari ha avuto la spinta a stanziarsi e sperimentare l’agricoltura.
Il team di archeologi che ha condotto gli scavi era diretto da Amaia Arranz Otaegui dell’ Universitá di Copenhagen e lo studio e’ stato inizialmente pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences.
