Tiropatinam: la “creme brulée” prima dei francesi

Apicius (sempre lui) e’ il primo a registrare una ricetta quasi comprensibile, ma sappiamo che “budini rappresi” di questo stile li mangiavano fin dalla grecia classica (almeno). Quindi quando leggo che e’ una ricetta che ha inventato Apicio “svengo”.

Comunque e’ molto buona, un gusto ancora moderno.

Tiropatinam: Accìpies lac, adversus quod patinam aestimabis, temperabis lac cum melle quasi ad lactantia, ova quinque ad sextarium mittis, si ad eminam, ova tria. In lacte dissolvis ita ut unum corpus facias, in cumana colas et igni lento coques. Cum duxerit ad se, piper aspargis et inferes. (Apicio: ricetta n. 302)

«Patina alla crema di latte: Prendi del latte, in rapporto al recipiente che usi, mescola il latte con il miele come per una crema di latte, aggiungi 5 uova per un sestario, 3 per un’emina. Amalgama con il latte, filtralo in una pentola e cuoci a fuoco lento. Quando avrà preso consistenza cospargi di pepe e servi.» (trad. Alberto Jori)

Io uso la regola del tre: per ogni uovo, 100g di latte e un bel cucchiaio da minestra di miele. Sciolgo il miele nel latte (riscaldandolo un po’), aggiungo l’uovo, passo tutto per un colino, e poi inizio a disperarmi. Perche’ la parte piu’ complicata e’ la cottura. Che deve essere in forno, a bagno maria, e molto molto lenta. Se viene, e’ buonissima anche mangiata molto molto fredda.

Lascia un commento