Rape, pancetta e geopolitica del VI sec

C’e’ tutto, in queste poche righe.

C’e’ un medico greco, Antimio, che cerca di far mangiare un po’ di verdura a quei testoni dei barbari (nella fattispecie, francesi). E ci mette la pancetta, per non farli troppo arrabbiare, che fare arrabbiare un re barbaro nel 511 d.c. non era una gran strategia di sopravvivenza.

Una tavola bizantina

C’e’ la dieta, c’e’ il colesterolo, c’e’ che “saltato col guancialino” é tutto piu’ buono. C’e’ la dieta mediterranea, ci sono le invasioni barbariche. Tutto in meno di due righe. Con le rape come protagoniste.

La prossima volta che rompete la dieta, potete dare la colpa ad Anthimius. Non riduce il rischio di infarto ma senza dubbio dá una svolta glamour al pranzo.

ANTIMIUS -DE OBSERVATIONEM CIBORIUM

Le rape (*in realtá sarebbe il “navone”) fanno bene. Vanno mangiate bollite con sale e olio [lui ci prova, a dirlo, n.d.r.] ma per renderle saporite, sono cotte coèsi, con carne o con pancetta e aceto.

Napi boni sunt. Elixi in sale et oleo manducentur, siue cum carnibus uel laredo cocti ita, ut acetum pro sapore in coctura mittatur.

Agricoltura bizantina

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