Una bimba Bellissima, e una trattoria sul Tevere

Cominciamo a dire che la trattoria dove Luchino Visconti ha girato molte scene di Bellissima, esiste. Aperta nel 1914, è ancora attiva sulla via Ostiense, non lontano dalla fermata della Garbatella. Si chiama Trattoria “Al biondo Tevere” ed è la stessa trattoria in cui andò a cena Pasolini la sera che fu ucciso. Apprendiamo dal sito che “il menu è costituito da piatti semplici e gustosi” e che a carico della cucina c’è ancora la Signora Giuseppina.

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Torniamo dunque a Bellissima, capolavoro con Anna Magnani e Walter Chiari, girato da Visconti nel 1951. La trama è, di per sè, semplice: madre proletaria, proietta sulla figlia, di appena cinque anni, il suo sogno frustrato di lavorare a Cinecittà. Dopo svariati provini e investimenti, sconvolta dalla crudeltà dell’ ambiente, rinuncia al sogno per proteggere la bambina.

Bellissima | NW Film Center

Il film, presentato a Milano, non ebbe grande successo in Italia (dove quell’ anno spopolò Don Camillo) ma fu un vero trionfo internazionale a partire dalle presentazioni di Parigi, Punta del Este, New York.

Innumerevoli le scene di questo film che ci permettono di dare un’ occhiata alle tavole dell’ Italia di metà Novecento, e in questo caso riusciamo addirittura ad entrare nella cucina di Maddalena Cecconi (Anna Magnani).

L’INSEGNANTE DI DIZIONE IN CUCINA

Appena Maria supera il primo provino, insieme a centinaia di altre bambine, il “sistema” si mette in moto e per quanto non chiamata, compare una sedicente (e improbabile) maestra di recitazione a casa dei Cecconi. Tilde Spernanzoni sembra piuttosto affamata, apre i mobili, cerca il caffè, opta per trangugiare diverse uova crude, e proprio grazie alla sua “passeggiata” intrusiva siamo invitati anche noi in una cucina della Roma proletaria del dopoguerra.

INIEZIONI & DIETE

Per sostenere le spese dei provini, Maddalena , che di lavoro fa iniezioni a domicilio, intensifica la sua attività e corre da un lato all’ altro di Roma con un’ energia traboccante che solo Anna Magnani sa trasmettere. In questa scena, a cui non mancano vari risvolti comici, la paziente è una ragazza benestante e in sovrappeso. Nell’ Italia del Dopoguerra l’abbondanza di cibo era ancora uno status symbol (lo sarà per un’ altra ventina di anni) e l’arrivo della cameriera con una pantagruelica colazione a letto, lo racconta benissimo.

AGNELLO ALLA SCOTTADITO E SEDUZIONI PROIBITE

Per dare una speranza in più alla figlia, Maddalena, arrivata al secondo provino, capisce che ha bisogno di una raccomandazione, e si affida ad Alberto (Walter Chiari), un collaboratore secondario del regista, che la imbroglia facendosi dare una somma ingente e la seduce spudoratamente di fronte alla famiglia in una famosa scena ambientata in trattoria. Piatto del giorno: abbacchio alla scottadito.

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