400 chilometri da Roma a Castiglioncello, dall’ adolescenza alla maturitá, ma anche -diciamo noi- dalla zuppa di pesce alle lasagne al pesto.
Ferragosto, inizio anni Sessanta (il film esce nel 1962). Saltato a causa del ritardo “di solo un’ ora” l’appuntamento con Marcella, l’esuberante Bruno Cortona, quarantenne estroverso e logorroico, alla guida di una Lancia Aurelia decapottabile, coinvolge il giovane Roberto Mariani studente universitario timido e insicuro, in un’ improvvisata gita fuoriporta. Inizia cosí un road-movie senza tempo, considerato da molti manifesto dell’ Italia del Boom economico.

Il fiml si svolge sull’ Aurelia, una strada forse metaforica ma molto concreta. Tra un sorpasso, una “strombazzata” e l’inseguimento di due belle tedesche, Gassman e il suo giovane amico arrivano ad una prima, festosa trattoria (minuto 14:09)

Non mancano le soste al bar, con jue box, sigarette. Sullo sfondo la “nuovissima” cover di Vianello e al bancone non puo’ mancare….un Cynar (minuto 22:52) mentre Bruno riferendosi agli studi di giurisprudenza di Roberto, ci sorprende con con considerazioni degne di Elon Muk: “Annullamento e nullitá a che servono? Capirei studiare diritto spaziale…due astronavi si scontrano: chi paga? No?”.



Arrivati a Civitavecchia (meta della tipica “passeggiata fuori porta” delle domeniche romane), é ora di fermarsi alla trattoria Mentana per una bella zuppa di pesce (32:21) da non perdere la visita di Gassman in cucina.

Nel patio della trattoria, quando tutti i clienti se ne sono andati, Roberto rimane solo a struggersi sulla vita, mentre l’amico é a fare “un riposino” con la cameriera… e a noi casca l’occhio sul bel frigorifero “Eldorado”.

La Domenica prende una piega inaspettata quando Roberto decide di andare a trovare gli zii in uno splendido podere di campagna, in cui ha passato molti anni da bambino. Bruno sconvolge il giovane amico rivelandogli trame familiari che mai avrebbe sospettato, mentre noi guardiamo con un po’ di invidia il maggiordomo “Occhio Fino” servire una bella bottiglia che immaginiamo di rosolio.

E’ ora di sera, e Bruno convince Roberto a fare ancora trenta chilometri e arrivare fino a Castiglioncello (57:11). In una lunga sequenza nel locale, dopo un ballo e una scazzottata, Bruno e Roberto tornano al tavolo (1:10). Sul tavolo, oltre ai soliti posacenere di plastica, crem caramel e una bottiglia di “Vecchia Romagna”, oramai vuota



Le sorprese non sono finite, e nell’ ultima parte del film faremo conoscenza con la bella moglie, e la figlia di Bruno, findanzata con un uomo molto piu’ grande di lei.

Non vogliamo “spooilerare” oltre, ma citiamo il famoso “Lasagne col pesto a Portofino” proposta dei gitanti in barca, una delle frasi simbolo del Boom economico.

ZUPPA DI PESCE CIVITAVECCHIESE
Ingredienti
- pesce di scoglio (scorfano, mozzone, lappera, sarago, sampietro, santalucia, palombi piccoli, trancette di cernia)
- molluschi (seppie, cozze)
- crostacei (cicale di mare, granchi)
- Aglio
- Peperoncino
- Acciughe
- Olio
- Vino
- Pelati
- Concentrato di pomodoro
- sale
Preparazione
E’ sicuramente il piatto forte di Civitavecchia ed é stata sempre molto gustata dai turisti di passaggio e dai romani che nella domenicale passeggiata fuori porta spesso hanno per meta Civitavecchia per gustare la cucina tradizionale. Si prepara un pesto con aglio, peperoncino, acciughe; si mette in un tegame con l’olio aggiungendo i crostacei ed i molluschi di mare. Si lascia cuocere con un bicchiere di vino. Si versa quindi nella pentola un po’ d’acqua, il sugo di pelati e un cucchiaio di concentrato, Quando il sugo si é asciugato si comincia a “calare” il pesce, dal piú grande al piú piccolo. Quando il pesce é del tutto cotto si versa su dei crostini di pane, preferibilmente spalmati d’aglio.
LASAGNE ALLA PORTOFINO
INGREDIENTI
- 250 g di sfoglia fresca all’uovo
- 1 l di besciamella
- 180 g di pesto fresco
- 3 patate medie già lessate
- 200 g di fagiolini già lessati
- 70 g di parmigiano grattugiato
- 1 noce di burro
- 40 g di pinoli tostati
- sale
Con le lasagne al pesto si porta in tavola un piatto di sicuro successo. In questa ricetta, il pesto non è in abbinamento alle trofie, come vuole la cucina ligure tradizionale, ma è il condimento di una lasagna, che sarà apprezzata anche dai vegetariani, in alternativa alla classica lasagna alla bolognese.
La nostra ricetta di lasagne al pesto è velocissima e prevede l’utilizzo di sfoglia all’uovo già pronta. La besciamella, invece, potreste farla voi, bastano pochissimi minuti, utilizzando il Bimby o seguendo la ricetta tradizionale di questa preparazione base.
Anche il pesto può essere acquistato già pronto o può essere preparato in casa, seguendo la nostra ricetta di pesto alla ligure. Se vi piace sperimentare, qui troverete ricette per preparare tantissime varietà di pesto, come il pesto di noci o il pesto agli spinaci.
