Catone, sempre lui, il senatore “masterchef”, campione di una cucina semplice e campagnola, compilatore di ricette che si possono rispolverare quasi duemila duecento anni dopo e farci ancora bella figura. Il mosto io me lo dimentico sempre, ma quando lo … Continua a leggere Mustaceos, i “mostaccioli” secondo Catone

Ecco di nuovo Apicio che in poche righe svela un mondo. Questa ricetta semplicissima, che i traduttori inglesi a americani amano riproporre come “un’ antenato del french toast” diventerá in realtá uno dei fondamenti della cucina medievale. E’ una torta … Continua a leggere Il french toast che piaceva agli antichi romani

Bastava pensarci prima. O meglio, “prima” ci avevano giá pensato ma poi ce lo siamo scordati: con le pere si puo’ fare un’ eccellente frittata, in pochi minuti, e servirla come dolce leggero e salutare. Adatto anche ai celiaci e … Continua a leggere Frittatina di pere all’ Apicio: ci avevate mai pensato?

Una ricetta cosí bella da non richiedere commenti. Un commento peró lo devo fare. E’ stato notato con un po’ di nazionalismo come in questa antica frittata (perche’ e’ una frittata, non e’ una omelette, non e’ una crepe, non … Continua a leggere Ova spongia di Apicio. Piu’ chiaro di cosí!

Il libro Settimo di Apicio e’ tra i piu’ spaventosi. Il primo paragrafo di ricette inizia con questi ingredienti, che sono esattamente quello che sembrano: “vulvae steriles, callum lumbelli coticulae et ungellae“. Procede con fegati, serpenti e polmoni di animali … Continua a leggere Duemila anni di frittelline

Le chiamavano “daucus carotae” giá gli antichi le amavano particolarmente: crescono e si conservano facilmente, sono adatte al trasporto e soprattutto hanno quel gusto “dolce” che in passato -quando lo zucchero era conosciuto ma rarissimo e il miele comunque costoso- … Continua a leggere Carote, carotine e “carotone”

In realtá si chiama Concicla, e non “casuela”, ed e’ romana, non lombarda. E non sappiamo neanche se sia la diretta antenata della “caseula” (le carni in casseruola si cucinano da molto, molto prima di Apicio). Questa ricetta romana, trascritta … Continua a leggere La “casuela” ai piselli di Apicio

Panis boletus -ne parla Atheneus nei Deipnosofistas. La sua caratteristica principale e’ la forma a “funghetto”, quasi come un antico “babá” (il babá non ha nulla a che vedere con questo come impasto e dimensione, parlo solo della forma). I … Continua a leggere Panis boletus, il pane funghetto greco che piaceva ai romani

Ho seguito passo passo la ricetta di Catone, che questa volta e’ molto preciso. Il mio passaggio preferito e’ quando raccomanda di fare attenzione a cuocere bene al centro: “Videto ut bene percocas medium, ubi altissimum est“. Mi immagino il … Continua a leggere Savillum, la ‘cheescake’ di Catone

Apicius (sempre lui) e’ il primo a registrare una ricetta quasi comprensibile, ma sappiamo che “budini rappresi” di questo stile li mangiavano fin dalla grecia classica (almeno). Quindi quando leggo che e’ una ricetta che ha inventato Apicio “svengo”. Comunque … Continua a leggere Tiropatinam: la “creme brulée” prima dei francesi