Pollo Imperiale in salsa bianca

Eliogabalo e’ un imperatore romano, di origine siriana, che non e’ che abbia fatto un figurone.

Ha avuto cinque mogli e due mariti. Noto per i suoi eccessi e la sua decadenza lussuriosa, ha sposato una vergine vestale. Ha cercato di sostituire il culto di Giove con quello del Sol Invictus. Ha fatto arrabbiare cosí tanto i suoi contemporanei da essersi guadagnato la damnatio memoriae -dopo un “coup” per mano della guardia pretoriana.

Gli storici moderni lo presentano come un giovane ed energico riformatore impantanato in un mondo oramai conservatore e immobile.

A noi quel che piú importa é che ha dato il nome a una ricetta di pollo, e che e’ particolarmente buona.

Con le mie parole: rosola 1 kg di pollo in pezzi, poi cuocilo in un brodo di vino aromatizzato con acciughe, porro, coriandolo, santoreggia. Intanto fai una salsa di pepe, pinoli (va bene anche altra frutta secca), latte e un po’ di sugo di cottura (ristretta con maizena). Negli ultimi dieci minuti di cottura del pollo ricopri con la salsa bianca finche’ non si restringe e poi lega con il bianco di 3 uova sode tritate.

Ecco la ricetta originale, tradotta da me (per bene, spero):


«Pollo alla Eliogabalo: Cuoci il pollo in questo sugo: garum, olio, vino, (a cui aggiungerai) un mazzetto di porro, coriandolo e santoreggia. Quando sarà cotto, pesta del pepe, due ciati di pinoli e bagna con il sugo di cottura; (togli i mazzetti di erbe), tempera con latte. Versa ciò che hai pestato nel mortaio sul pollo e finché non sobbolle. Lega con bianco d’uovo sodo tritato; metti il pollo su un vassoio e copri con la salsa descritta. Questa salsa si chiama ‘salsa bianca’.»


Apicius de re coquinaria: ricetta n. 247 Pollo alla Eliogabalo

Pullus Varianus*: Pullum coques iure hoc: liquamine, oleo, vino, (cui mittis) fasciculum porri, coriandri, satureiae. Cum coctus fuerit, teres piper, nucleos ciatos duos et ius de suo sibi suffundis (et fasciculos proicies), lac temperas. Et reexinanies mortarium supra pullum, ut ferveat. Obligas eundem albamentis ovorum tritis, ponis in lance et iure supra scripto perfundis. Hoc ius candidum appellatur.

(*uno dei nomi di Eliogabalo)

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