A scuola lo studiamo in modo retorico e francamente noiosissimo. Mettere il naso nella vita privata di Garibaldi -ancora di piu’ con le informazioni che abbiamo a disposizione ora, peró, e’ molto divertente.

Per esempio l’eroe dei due mondi era profondamente animalista, e in vecchiaia diventó quasi vegetariano.
Nei suoi anni sudamericani (dai 28 ai 40), va detto, alla carne non aveva mai rinunciato e sembrava anzi amare il churrasco. Quando, con Anita, si trasferí da Rio Grande a Montevideo cercando di condurre una vita normale, provó anche a intraprendere un commercio di bestiame -e finí malissimo, piú per inesperienza che per animalismo in questo caso.

In fondo pero’ Garibaldi era un marinaio (amava il pesce e le verdure) e un idealista.
Nel 1871, ricevuta dall’ amica letterata irlandese Anna Winter la preghiera di fondare un movimento animalista italiano, scrive al suo amico -e medico personale- Timoteo Riboli di Torino “Mio caro Riboli, ti prego di istituire la Società Reale per la Protezione degli Animali annoverando la signora Winter quale presidente e il sottoscritto quale “socio””. Erano passati appena dieci anni dalla prima riunione del Parlamento italiano e mancavano ancora alcuni mesi (cinque per l’esattezza) alla Breccia di Porta Pia.
Tra i suoi piatti preferiti, il minestrone alla Genovese, sano e profumatissimo.
Ecco la ricetta ufficiale dell’ Accademia della Cucina

MINESTRONE ALLA GENOVESE
Ingredienti per 4 persone:
- 2,5 litri d’acqua
- 1,5 kg verdura: patate, piselli, zucca , cavolo cappuccio, fave, zucchini, fagiolini, fagioli,pomodori, sedano, prezzemolo, 1 spicchio d’aglio , carote, cipolla
- 120 g di pasta •
- olio extravergine d’oliva
- 1 cucchiaio di pesto
- croste di formaggio
- parmigiano
- sale grosso
Unire la verdura, mondata e tagliata a tocchetti (cipolla, aglio, prezzemolo e sedano possono essere battuti a parte e aggiunti durante la cottura) tutta insieme in una pentola piena d’acqua portata a bollore (un chilo e mezzo di verdure per due litri e mezzo d’acqua). La prima fase di cottura, per qualche minuto, dovrà essere vivace. Poi moderare il fuoco e lasciare sobbollire, tenendo la pentola coperta. Mescolare spesso il minestrone, per evitare che la verdura disfatta si attacchi al fondo della pentola.
A metà cottura, aggiungere un bicchiere d’olio, le croste di formaggio e il sale grosso. Con un cucchiaio schiacciare grossolanamente le patate e i fagioli per addensare gradatamente il minestrone. Quando le verdure saranno quasi sfatte e il minestrone sarà denso e cremoso, buttare la pasta. Una volta cotta, togliere dal fuoco e aggiungere il pesto, rimestando con un cucchiaio di legno; versare il minestrone in capaci fondine. Va servito tiepido, dopo un quarto d’ora di riposo nelle fondine.